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relazione con il cane
educare il cane
approccio sistemico relazionale

La relazione educativa con il cane in chiave sistemica

...l''ordine senza una componente di disordine diventa pericoloso, perché

soffoca ogni possibilità di ulteriore

evoluzione…

(P. Watzlawick)


Scrivo oggi, emozionata, il primo articolo del mio blog.

La giornata autunnale, il ticchettio incessante della pioggia, cane e gatti dormienti sul divano mi conciliano il flusso di pensieri e la scrittura.

È questo un periodo in cui in cinofilia sembrino regnare caos e disinformazione.

Non è certo una novità, ma notizie di cronaca sconvolgenti e, purtroppo, sempre più frequenti mi spingono a iniziare questo progetto con un argomento che mi sta molto a cuore e che mi appartiene da sempre: la relazione educativa.

Essa è stata il mio principale ambito di formazione, dalle superiori all’università, e mi ha permesso di lavorare per molti anni nelle scuole, a contatto con numerose famiglie.


Educare il cane: cosa significa?

L’etimologia del termine “educare” (dal latino ex ducere) indica l’atto di “tirare fuori”, ovvero promuovere, sviluppare e affinare le attitudini e le potenzialità dell’individuo, portatore di unicità che lo rendono irripetibile.

Oggi si parla di frequente di educazione del cane ma ho la sensazione che il cane sia ancora troppo spesso considerato come un contenitore vuoto da riempire e da plasmare secondo desideri e declinazioni antropocentriche, con il focus sulla performance e l’obbedienza.

Questo approccio al cane basato sul condizionamento, sul potere e sulla forza poco ha a che vedere con la conoscenza e il rispetto etologico di questo animale e con la ricchezza che apporta alla nostra vita in quanto alterità.


L’approccio sistemico nella relazione uomo-cane

Un percorso di educazione cinofila con approccio sistemico ha lo scopo di fare emergere le risorse sia del cane che della sua famiglia umana, fornendo a entrambi strumenti e competenze per comprendersi e coltivare un rapporto equilibrato e soddisfacente.

Deve, quindi, necessariamente basarsi sulla collaborazione tra le due specie e non perdere mai di vista la relazione tra loro.

Il sistema famiglia è considerato, infatti, un organismo vivente composto dal cane, dalle persone che vivono e che interagiscono con lui e dall’ambiente fisico e sociale in cui sono inseriti.

Le dinamiche relazionali interne ad esso lo rendono unico, motivo per cui nessun percorso educativo può essere uguale all’altro.


La figura del consulente cinofilo in ottica sistemica

Tra le problematiche che il compagno umano si trova ad affrontare con il proprio cane, sia cucciolo che adulto, troviamo la gestione della libertà e il richiamo, la passeggiata al guinzaglio, la reattività con gli altri cani, le difficoltà legate al distacco e quindi alla gestione della solitudine, paure e insicurezze, l’agitazione in una o più situazioni, e così via.

Il consulente cinofilo con approccio sistemico “va oltre” il cane accompagnando la famiglia a comprendere che i comportamenti dell’animale non sono fini a sé stessi e che le cause e le motivazioni sono da ricercarsi all’interno del sistema complesso in cui l’animale stesso vive.

Attraverso un atteggiamento basato sul rispetto dei pensieri e delle emozioni dei familiari del cane, l’accoglienza della loro prospettiva come punto di partenza e il non giudizio, il consulente cinofilo guida l’intera famiglia a sviluppare conoscenze e competenze e a scoprire le sue risorse interne utili ad affrontare le problematiche riscontrate.


Riflessioni finali

L’interconnessione tra i soggetti coinvolti ci riporta, a mio avviso, a un senso più profondo della dimensione educativa e della relazione con il cane: essa stessa è condizione di possibilità dell’imparare.

Ciò richiede di immergersi, di esporsi al rischio di cambiare, di rinunciare a qualcosa di sé per attraversare un terreno sconosciuto in cui ciascuno lascia un segno di sé all’altro.

Riconoscersi apre le porte al cambiamento.